Il riparto deve essere effettuato sempre tra tutti i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà, in base all’art. 1123 comma 1 del codice civile.
Se si è verificato un danno da bagnamento in condominio e si desidera avanzare una richiesta di risarcimento, è importante seguire una serie di passi per gestire correttamente la situazione. Ecco cosa è indispensabile fare:
- Identificazione della causa: Prima di avanzare una richiesta di risarcimento, è fondamentale identificare la causa del danno da bagnamento. Può trattarsi di un guasto alle tubature, a un impianto di scarico o di altri problemi strutturali. Un’ispezione da parte di un professionista del settore può essere utile per determinare la causa esatta.
- Documentazione del danno: Raccogliere prove fotografiche del danno e, se possibile, tenere una documentazione dettagliata sugli eventi, come la data in cui il danno è stato scoperto e le azioni intraprese per mitigare il problema.
- Comunicazione con il condominio: Informare immediatamente il condominio del danno, fornendo dettagli sulla sua natura e sulla causa presunta. In molti casi, il regolamento condominiale stabilisce le procedure da seguire in caso di danni alle proprietà comuni o private.
- Coinvolgimento del professionista: Se la causa del danno è di natura strutturale o richiede un intervento tecnico, coinvolgere un professionista qualificato, come un geometra o un ingegnere, che possa valutare la situazione e fornire una relazione tecnica.
- Riscontro formale: Chiedere al condominio un riscontro formale sulla situazione, che può essere registrato in un verbale di assemblea condominiale. Questo documento può servire come prova della comunicazione ufficiale del problema e delle decisioni prese.
- Richiesta di risarcimento: Se la responsabilità del danno è chiara e documentata, è possibile avanzare una richiesta di risarcimento al condominio. Includere nella richiesta tutti i documenti, le prove fotografiche e la relazione tecnica che supportano la richiesta.
- Assistenza legale: Se il condominio non risponde in modo favorevole alla richiesta di risarcimento, è possibile valutare la possibilità di ottenere assistenza legale per comprendere meglio i propri diritti e perseguire il risarcimento attraverso vie legali.
L’articolo 1123 del Codice Civile italiano stabilisce che le spese per la manutenzione, il ripristino e il miglioramento delle parti comuni dell’edificio devono essere ripartite tra i condomini in proporzione alla loro quota di proprietà, espressa in millesimi.
Quindi, se si verificano infiltrazioni che richiedono interventi di riparazione su parti comuni, la ripartizione delle spese generalmente avviene in base ai millesimi di proprietà di ciascun condomino, come stabilito dalla legge.
Va notato che questa regola si applica alle spese relative alle parti comuni dell’edificio, e non a quelle relative alle singole unità immobiliari. Nel caso di infiltrazioni che danneggiano le parti comuni, la ripartizione sarà quindi effettuata tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà di ognuno.
In conclusione, presupponendo che il costo per la riparazione di ogni danno ammonti ad € 1.000,00 e la polizza Globale fabbricati copra solo € 800,00, la restante parte di € 200,00 andrà suddivisa secondo la corretta tabella millesimale per tutti i partecipanti del condominio.